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29 Luglio 2022

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Vestini: chi erano? Scopriamone di più

Vestini: chi erano? Scopriamone di più

Chiunque capiti nella nostra Tenuta difficile non abbia già una vaga idea di chi fossero i Vestini.

Il nome della Tenuta, che onora il simbolo di questa fantastica civiltà e di tutto l’Abruzzo, deve aver stimolato sicuramente la vostra curiosità.

Che ne direste, allora, di scoprirne qualcosa più?

In quest’articolo vedremo, a grandi linee, tutto ciò che c’è da sapere su quest’antica popolazione.

Vestini: la storia

Quando parliamo di Vestini, ci riferiamo a un’antica civiltà che, intorno al XII secolo A.C., si insediò nella zona dell’alto-medio Aterno.

Più nello specifico, nel versante occidentale del Gran Sasso.

Di qui, l’insediamento si allargò fino al mare, arrivando nei pressi di Penne e del fiume Saline.

Origini incerte

Su dove vivessero i Vestini, prima che si insediassero in Abruzzo, i dubbi sono parecchi.

Sebbene non esistano fonti storiche documentate, l’idea è che venissero dalla Sabina: dalla Conca di Rieti o dal bacino della Nera.

Sul loro insediamento in Abruzzo, che divenne poi la loro casa, tuttavia, non ci sono dubbi.

Ipotesi sul nome

L‘origine del nome Vestini è un’altra di quelle cose su cui aleggiano parecchie perplessità.

Nondimeno, le ipotesi più accreditate sono tre.

  • Per alcuni, il nome Vestini proverrebbe dal dio Vestico, divinità simbolo alla libagione.
  • Secondo altri, invece, sarebbe Vesta ad averlo ispirato: la Dea del focolare.
  • Altra ipotesi è che proverrebbe dalle parole celtiche Ves (indicanti fiume e acqua) e Tin (paese). Un Paese delle acque, dunque. In riferimento ai numerosi corsi d’acqua che si inerpicano nel territorio.

Tracce del loro passaggio

Una delle principali testimonianze del passaggio dei Vestini è il villaggio di palafitte situato nelle paludi del Celano.

Essendo paludosa, l’area è ricca di diversi reperti che vantano un invidiabile stato di conservazione: pali di quercia e pioppo, oltre a diversi elementi di mobilia adoperati da questa popolazione.

Altra fondamentale traccia della loro presenza è l’antica necropoli ubicata fuori dal perimetro della città.

Oltre ai tumuli – costituiti da sarcofaghi scavati nel tronchi di un albero – sono stati rinvenuti diversi corredi e tracce del vestiario dell’epoca.

La foto della Necropoli di Fossa appartenente all'antica popolazione dei Vestini.
Entrambe le foto sono state estratte dall’archivio fotografico del sito del Comune di Fossa.

Vestini divisi

Gli insediamenti dei Vestini risultavano divisi in due parti demarcate dalla linea del Gran Sasso.

A seconda dell’area geografica, quindi, possiamo distinguere due diversi Vestini:

  • Vestini Cismontani: stanziatisi nel territorio dell’Aquila, dove è situata la nostra Tenuta. Stessa area in cui è stata rinvenuta la statua de Il guerriero di Capestrano. Il territorio comprende l’Altopiano di Navelli, la Valle del Tirino e una parte della conca aquilana. Era qui che sorgeva Aufinum (a pochi passi dal Comune di Capestrano).
  • Vestini Transmontani: questi si erano invece stanziati nella provincia di Pescara. I principali insediamenti erano Pinna (Penne) e Angulum (che comprende Città Sant’Angelo).

Un’economia basata sulla pastorizia

L’economia dei Vestini era fondata principalmente sulla pastorizia e sull’allevamento.

Considerata la conformazione fisica del territorio -costituita, soprattutto nel territorio aquilano, da ampie vallate ed elevati altopiani- la popolazione dei Vestini, più che sull’agricoltura, basò il suo sostentamento sulla transumanza verticale: il bestiame veniva fatto pascolare a fondovalle, oppure foraggiato negli ovili.

I vestini erano una popolazione orgogliosa

Per quale motivo la popolazione dei Vestini è tanto amata dagli abruzzesi?

Oltre al fatto che sono una pietra miliare nella storia di questa regione, la ragione è quell’orgoglio inestinguibile che li animava.

Un orgoglio che gli abruzzesi di oggi hanno ereditato.

I Vestini contro Roma

Per l’appunto, i Vestini sono famosi per la loro resistenza all’Impero romano.

Entrarono in conflitto con Roma alla fine del IV secolo A.C.

Insieme a Marzi, Peligni e Marrucini, misero su una confederazione contro l’Impero.

Fu una guerra sanguinosissima, nella quale l’esercito romano incassò gravi sconfitte.

Alla fine, con i Vestini, fu proposta un’alleanza, viste le continue ostilità con la Repubblica romana.

Conservarono nel tempo una certa autonomia, andando incontro a un processo di romanizzazione solo dopo la cosiddetta “guerra sociale” (98-91 A.C.) al termine della quale fu concessa la cittadinanza romana a tutti i popoli italici.

In questo periodo, anche la lingua tradizionale dei Vestini fu sostituita dal latino.

I Vestini erano considerati valorosi guerrieri dai romani: parteciparono al loro fianco alla seconda delle guerre puniche.

Una curiosità sul guerriero di Capestrano

Il guerriero di Capestrano, rinvenuto proprio nell’area in cui è situata la tenuta, contiene una delle sole due iscrizioni che documentano la lingua vestina.

Vi è certezza nel dire che l’origine di questa popolazione fosse osca-umbra; ma, oltre a questo, nulla di più.

Sulla base del poco materiale disponibile, infatti, non è possibile dire se la lingua sia più assimilabile all’osco –come il marrucino o il peligno- oppure all’umbro, come il marso o il vosco.

La Tenuta il Guerriero di Capestrano

Ora che ne sai di più sulla popolazione dei Vestini, non sei curioso di far visita alla nostra Tenuta?

Gli stessi posti in cui, migliaia di anni fa, i Vestini pascolavano con il loro bestiame e combattevano contro i romani.

Circondati dalla bellissima Valle del Tirino in una pace eremitica e rigenerante.

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