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Capo d’acqua, Lago e Presciano: la storia delle tre sorgenti che sgorgano nel fiume Tirino è forse una delle più affascinanti del territorio di Capestrano.
Simbolo non soltanto della storia di Capestrano, ma del panorama naturale e incontaminato che lo circonda.
Il fiume Tirino, di cui queste tre fonti sono affluenti, è uno dei più puliti che esistano in Italia, e
presenta un ecosistema delicato e unico al mondo.
Ma perché queste tre sorgenti sono così importanti?
Scopriamolo insieme.
La storia delle tre sorgenti di Capestrano ricopre un peso significativo non solo dal punto di vista
paesaggistico e naturalistico, ma anche rispetto alla toponomastica del luogo.
Se è vero che esistono dubbi sull’origine esatta del nome, si è comunque d’accordo sul fatto che le
tre sorgenti c’entrino qualcosa.
Le locuzioni Caput presanum (borgo sopra la sorgente Presciano) e Caput trium amnium (capo di
tre sorgenti che alimentano il fiume Tirino) sono considerate le probabili origini del nome di
Capestrano.
Come abbiamo visto, la città di Capestrano si erge sulla sommità di un’altura, circondata dal verde
meraviglioso della Valle del Tirino.
In epoca romana, la vallata era chiamata Valle tritana.
Le tre sorgenti sono situate tutte nel territorio di Capestrano.
L’importanza che ricoprono in merito alla storia della cittadina è confermata anche dallo stemma con cui si è deciso di rappresentarla.
Un castello -il castello Piccolomini che domina la piazza- con tre sorgenti che fluiscono ai suoi
piedi.
Prima dell’invasione dei longobardi, nella vallata sorgeva la fiorente e vitale città di Aufinium, a cui
i romani avevano attribuito il rango di municipium.
La città vantava il titolo di importante centro culturale, e ospitava une prestigiosa scuola filosofica.
Gli abitanti erano i vestini, i quali, sebbene attraversando momenti tesi, conservarono rapporti molto
positivi con i romani.
In seguito, come abbiamo già visto, la città fu trasferita su un’altura circondata da un’ampia fortificazione, e la sua proprietà fu succeduta di famiglia in famiglia.
La città domina adesso le tre sorgenti.
L’importanza che le tre sorgenti ricoprono nella storia di Capestrano traspare anche dall’analisi sommaria delle stesse.
Vediamone velocemente le caratteristiche.
Ubicata a circa un chilometro dal centro abitato, la sorgente alimenta il fiume Tirino a circa 337 metri S.L.M.
Con un progetto privato, la sorgente di Lago è stata sottoposta a un’impresa di riqualificazione, che
l’ha restituita alla civiltà il 23 maggio 2015.
La spiaggia è considerata un’oasi di pace mistica e spirituale.
Questo per la pace sconfinata che si respira e per i numerosi vitigni che ne circuiscono i confini.
Circa duecento anni fa, questa sorgente è stata luogo di un importante ritrovamento storico.
Una colonna di travertino, databile al II secolo A.C., che reca un’importante iscrizione:
“Gira intorno un
fiume, il Tirino, che scorre con breve onda su prati rugiadosi, argenteo con nitide onde e con gorghi
non profondi.
Inoltre, nelle vicinanze della sorgente, si trovano i ruderi della chiesa Santa Maria della Mercede.
Circa l’origine della chiesa mancano fonti storiche chiare; sappiamo però che è stata oggetto di
restauro per opera di Battista Pomponio.
Due chilometri più a valle, troviamo la sorgente di Presciano: 335 metri S.L.M
Questa sorgente è quella che reca maggiori testimonianze rispetto ai tempi antichi.
Qui era presente un’enorme vasca artificiale, la quale alimentava un mulino, un lago di piccole
dimensioni e un pozzo.
Il fontanile risale al 1700 e, ancora oggi, è fonte di acqua potabile dalla consistenza fresca e
purissima.
L’atmosfera che circonda questa sorgente reca il respiro profondo e nostalgica dei tempi antichi: un
luogo di ristoro eremitico e pieno di introspezione.
Nei pressi della sorgente, sorge l’antico mulino ad acqua “Campanella” che, in passato, dava energia
a cartieri, opifici e ramiere.
Adesso, vi è stato installato un allevamento di trote e gamberi; e ospita anche un centro servizi del
Parco nazionale del Gran Sasso.
Infine, poco lontano, vi è la chiesa di S. Maria di Loreto, il frontone di travertino.
Un tempo, l’edificio ospitava un ospizio.
Alla sinistra del fiume Tirino, sorge invece la sorgente di Capo d’acqua, 340 S.M.L.
La sorgente scorre sulle pendici occidentali del monte Scarafano, e va ad alimentare il lago di Capo
d’Acqua.
Ora che ne sai qualcosa di più sulle tre sorgenti di Capestrano, perché non vieni visitarle, facendo
un salto nella nostra tenuta?
Nella pace di questo territorio, potrai rilassarti con diverse attività, e le acque purissime del fiume Tritano potrai salparle in canoa o con il kayak.
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[…] ai piedi della città moderna, la foce del fiume Tirino e le tre sorgenti che ne fanno da affluenti, è stata rinvenuta un’antica necropoli, la cui presenza offre […]